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Un incontro casuale tra due donne con la stessa passione: l’Africa e i suoi bambini

Elisa e Claudia si incontrano casualmente una domenica pomeriggio, durante una passeggiate lungo i sentieri di Pahou, proprio dove sta sorgendo la nostra casa-famiglia ‘maison des espoirs.

Elisa è la nostra ambasciatrice in terra beninese, nonché vice-presidente della nostra associazione e presidente di Friends and Bikers Benin ONG;.

33 anni nata e cresciuta a Pinerolo, Elisa è una ragazza super sportiva, ama andare in bici, correre, camminare in montagna e sin dall’età di 5 anni ha praticato lo sport della pallavolo a livello agonistico; Di professione educatrice, in italia ha sempre lavorato a supporto di comunità terapeutiche con la convinzione che si trattasse del lavoro più bello del mondo perché le consentiva ogni giorno di entrare in contatto con persone in difficoltà e di poter fare qualcosa per chi nella vita aveva avuto meno fortuna di lei.

L’Africa è sempre stata il suo più grande amore, un posto dove ha sempre immaginato di trovare gioia, amore e serenità ed entusiasmo sin da quando era bambina, sensazioni che ha potuto finalmente constatare e respirare nel 2007 con il suo primo viaggio in Repubblica Democratica del Congo per un’esperienza di volontariato, di circa un mese, in un piccolo villaggio nella foresta del Nord Kivu.


Al rientro in Italia si è subito resa conto di aver lasciato parte del suo cuore tra quelle capanne e sentieri di terra rossa, così che nel 2009, dopo essersi laureata, si è concessa un anno di libertà per poter raggiungere nuovamente i suoi amici africani. Una nuova esperienza a stretto contatto con quella popolazione che aveva imparato ad amare cercando di capire ed apprendere il più possibile riguardo il loro stile di vita ma soprattutto le mille difficoltà con le quali dovevano confrontarsi quotidianamente per sopravvivere.

Nel corso degli anni a seguire, Elisa è tornata diverse volte a trovare quella gente che oramai era diventata la sua seconda famiglia, la sua seconda casa;  ma la sua curiosità la spingeva a trovare nuove sfide ed esperienze ed è così che ha maturato nel 2015 il suo primo viaggio in Senegal, nel 2017 in Tanzania ed a fine 2018 è arrivata a conoscere il Bénin grazie al contatto avuto con la nostra associazione che era attiva nel paese già dal 2012.

Una missione di 6 mesi che le ha segnato radicalmente la sua vita tanto da convincerla ad abbandonare tutto ciò che di sicuro aveva in Italia per trasferirsi a vivere definitivamente nel piccolo e povero paese africano.

Da luglio 2020 Elisa vive a Pahou dove si è costruita la propria, ed è proprio dalla sua nuova dimora che governa in prima persona tutte le attività e i progetti in essere della nostra ONLUS, tra i quali sicuramente spicca quello della casa-famiglia che è il più impegnativo ed ambizioso che stiamo portando avanti sin dal dicembre 2019.

Ed è proprio merito della ‘maison des espoirs’ che Elisa è entrata subito in sintonia con Claudia.

Claudia Bevilacqua è una donna dal sorriso comunicativo di origini laziali, fotografa di professione che spende il suo tempo tra la Francia, dove vive, il Bénin e la Guyana dove lavora Centre Spatial Guyanais di Kourou. Si trovava nei pressi di Pahou per un reportage fotografico quando i suoi passi hanno incrociato quelli di Elisa. Iniziano a chiacchierare e Claudia le mostra alcune fotografie grazie alle quali il governo beninese ha avviato una indagine riuscendo ad individuare alcune organizzazioni no-profit che maltrattavano minori ed orfani all’interno di case di accoglienza che sarebbero dovute servire per ben altri scopi.

Claudia si interessa particolarmente al nostro progetto di casa-famiglia e, sedute davanti ad un caffè a casa di Elisa, si lascia raccontare tutto quanto è stato già fatto, quelli che sono gli obiettivi che la nostra organizzazione si è prefissata di raggiungere e le modalità operative. Ad oggi la struttura della casa è quasi del tutto pronta, mancano ancora un bel po di lavori per renderla vivibile ed operativa agli scopi di accoglienza ma siamo fiduciosi di riuscire a portare avanti tutti i lavori in tempi ragionevolmente rapidi grazie al sostegno di tante persone che da tempo ci aiutano a finanziare i lavori seguendone costantemente i progressi.

E chissà che da questo caffè tra due donne che condividono le stesse passioni non possa nascere qualche inatteso e piacevole sviluppo a beneficio di tanti bambini che attendono una casa, e una famiglia, che forse non hanno mai avuto prima.

[Pahou, settembre 2021]