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LE ANGURIE DI MARTINE NEI CAMPI DELLA CASA FAMIGLIA

Ad inizio 2020 abbiamo provveduto a far recintare i 1.000 mq del campo dove prossimamente sorgerà la nostra casa famiglia. Lo abbiamo fatto per tenere in un buono stato conservativo il terreno evitando che potesse diventare un’area di discarica per il quartiere, visto e considerato che si tratta di una zona in forte sviluppo e con una massiva presenza di cantieri ed oparai impegnati in opere di costruzione e manutenzione.

Dopo la costruzione del muro di recinzione, ci siamo occupati di far ripulire l’area dalla incolta vegetazione che durante la stagione delle piogge si era selvaggiamente impossessata di ogni angolo di terreno disponibile. Ma non sarebbe durato molto, se non avessimo garantito una manutenzione continua, ed al ripresentarsi della stagione opportuna, nuovamente il campo si sarebbe trasformato nuovamente in una giungla governata da ogni tipo di vegetazione possibile.

Con l’arrivo, in pianta stabile, di Elisa in Bénin abbiamo cominciato a conoscere e stringere rapporti con il vicinato, anche perché sarà il primo bacino di utenza verso il quale indirizzeremo le attività sociali ed umanitarie della futura ‘Maison des espoirs’.

Ed è così che abbiamo conosciuto Martine, una ragazza di 15 anni che vive nel quartiere insieme ai suoi genitori, due fratelli e una sorella.

Fortunatamente Martine e i suoi fratelli frequentano la scuola, grazie ai sacrifici dei loro genitori: il papà è un ferailleur (letteralmente un rottamaio)  mentre la mamma lavora nei campi, coltiva e rivende arance, ananas ed angurie grazie alla sua piccola bottega (bancarella) al ciglio della strada.

Raggiunto il giusto rapporto di confidenza, la giovane Martine ha avanzato ad Elisa una semplice quanto giustificata richiesta di aiuto; ovvero la possibilità di offrire alla sua mamma l’utilizzo del nostro spazio per consentirle di poter trasformare quell’incolto terreno in campi nei quali poter incrementare la produzione di angurie da poter rivendere al mercato.

Ci è sembrata da subito un’ottima idea: offrendo gratuitamente alla famiglia di Martine l’area da trasformare in campo ci avrebbe consentito sia di aiutare una famiglia che, piuttosto che chiedere un assistenzialismo economico da parte nostra ha avuto la dignità di chiedere una mano per poter lavorare di piu e meglio e far fronte alle esigenze della numerosa famiglia, sia di poter mantenere in buono stato conservativo il nostro terreno.

Almeno fino a quando non ci saranno le condizioni per poter cominciare i lavori di costruzione della nostra nuova casa.

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Non è la prima volta che la nostra associazione si impegna a fornire aiuti concreti a donne, singole o in comunità, che hanno bisogno di sostegno per le proprie attività commerciali; già nel 2018 acquistammo e donammo 1 ettaro di terreno alle donne coltivatrici del villaggio di Agame.